ORTOFRUTTA: LE PRODUZIONI DEL PERIODO

Farmer passing young woman a red pepper at the market

21/12/2015 – Una panoramica sulle produzioni ortofrutticole laziali, legate a questo scorcio stagionale.

In inverno, l’assunzione di frutta e verdura garantisce all’organismo una fonte preziosa di vitamine, ferro, fibre e sali minerali, che lo nutrono preservandolo dai malanni stagionali e contemporaneamente lo aiutano a depurarsi dalle scorie.

Sui banchi dei mercati contadini, in inverno troviamo regolarmente bietole da costa, broccoli, cardi, carciofi, carote, catalogna, cavolfiori, cavoli, cavolini di Bruxelles, cavolo verza, cicoria, cime di rapa, finocchi, funghi, patate, rape, sedano, spinaci, songino, topinambur e zucche. Verdure dalle rinomate proprietà nutritive, fondamentali per il corretto funzionamento dell’organismo e la sua reidratazione.

Il paniere della frutta fresca, in questo scorcio dell’anno è composto da arance, mandarini, limoni, mele, pere, kiwi e castagne. Tra le produzioni legate al periodo, per origine e reperibilità, meritano particolare attenzione due prodotti ortofrutticoli tipicamente laziali, entrambi tutelati dal marchio IGP: il celebre Carciofo Romanesco del Lazio e il rinomatissimo Kiwi di Latina.

Il Carciofo Romanesco del Lazio IGP si ottiene dalle due cultivar Castellammare e Campagnano (e relativi cloni) e si coltiva in alcune aree ben definite delle province di Roma (Campagnano, Cerveteri, Civitavecchia, Fiumicino, Ladispoli, Lariano, Roma, Santa Marinella), Latina (Pontinia Priverno, Sermoneta, Sezze) e Viterbo (Allumiere, Canino, Montalto di Castro, Tarquinia e Tolfa). La gastronomia e l’agricoltura regionale, da tempo immemore, hanno eletto il carciofo tra i loro prodotti di riferimento, per il suo gusto particolare e la sua semplicità di coltivazione, testimoniate da una tradizione agricola millenaria, risalente addirittura all’epoca etrusca.

Il Kiwi di Latina IGP, di coltivazione più recente, può essere considerato il prodotto ortofrutticolo principale della provincia. Viene prodotto in 24 comuni del Lazio, divisi tra i territori provinciali di Roma (Ardea, Albano Laziale, Ariccia, Artena, Castel Gandolfo, Colonna, Genzano di Roma, Lanuvio, Lariano, Marino, Palestrina, Pomezia, San Cesareo, Velletri, Zagarolo) e di Latina (Aprilia, Cisterna di Latina, Cori, Latina Pontinia, Priverno, Sabaudia, Sermoneta, Sezze). Il suo gusto inconfondibile, dovuto ad una componente zuccherina più elevata della media, sta alla base del suo successo commerciale, che nel corso del tempo ha preso le sembianze di un vero e proprio “exploit”.

Ad oggi, la produzione laziale di kiwi costituisce un’eccellenza regionale anche sul piano dell’export. I grandi risultati raggiunti dalle aziende del comparto, soprattutto nelle aree a maggior vocazione, hanno consegnato al Lazio il primato di maggior produttore nazionale e all’Italia una posizione stabile tra i primi produttori mondiali.

Una descrizione dettagliata delle singole produzioni è disponibile nella sezione “Prodotti Tipici e Tradizionali” del portale di Arsial.