Per gli amanti della buona tavola e della dieta sana, le verdure autunnali sono una fonte inesauribile d’ispirazione, per piatti gustosi e molto invitanti, dal notevole apporto nutrizionale.
Tra le coltivazioni di stagione, diverse “crucifere” (cavoli, cavolfiori, broccoli e broccoletti) sono annoverate tra gli ingredienti forti della nostra gastronomia regionale, che le impiega in numerose ricette e abbinamenti, spesso legate alle tradizioni culinarie dei singoli territori.
Sul piano nutritivo, tutte queste verdure sono una fonte preziosa di sostanze bioattive, quali vitamine (soprattutto B1 e C) e minerali, molto utili nella ricostruzione delle riserve naturali dell’organismo e nella prevenzione di tumori (specie intestinali) ed ulcere.
In cucina, l’elevato contenuto di fibre e il loro alto potere saziante, le rende particolarmente indicate in molte diete ipocaloriche, anche per le notevoli proprietà antiossidanti e depurative.
L’arte culinaria regionale ne ha sperimentato l’impiego oramai da tempo immemore, fino a farne un simbolo della tavola autunnale o di quella del periodo freddo, dove spiccano due rinomate specialità tradizionali: il Broccolo Romanesco e il Broccoletto (di Sezze e di Anguillara), entrambe caratterizzate da una profonda tradizione storica e censite nel registro regionale dei prodotti agricoli tradizionali (PAT), dove sono elencate le produzioni territoriali caratterizzate da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo.
Il primo, il Broccolo Romanesco, è un simbolo della campagna romana, citato addirittura in un celebre componimento del Belli, “Er testamento de Pasquino”. Il secondo, il Broccoletto, è un elemento peculiare della cucina locale, coltivato nei territori di origine da secoli e consumato abitualmente in tutta la regione. Il loro gusto inconfondibile, corposo e gradevole, è un grande classico della nostra gastronomia tradizionale.
Una descrizione dettagliata dei prodotti e delle loro particolarità è disponibile all’interno della sezione “Prodotti Tipici e Tradizionali” del portale istituzionale di Arsial.