10/04/2017 – Una panoramica sulle produzioni ortofrutticole laziali, legate a questo scorcio stagionale.
Ad aprile la primavera entra nel vivo, con i suoi colori, i suoi sapori e il suo clima tipiedo.
Primizia tipica di questo scorcio sono gli agretti, anche conosciuti come “barba del frate”. Una specialità orticola molto ricercata, ma disponibile solo per un breve lasso di tempo, che solitamente viene consumata lessata o cotta al vapore. Questa piantina saporita, dal caratteristico gusto asprigno, è un vero toccasana per il fisico, per la forte presenza di potassio, calcio, vitamine C e B3 e per le notevoli proprietà depurative, diuretiche e mineralizzanti.
Altrettanto nutrienti sono gli spinaci, generalmente disponibili tutto l’anno, che in questo periodo, specialmente nella varietà a foglia piccola, esprimono il meglio delle loro qualità nutrizionali e organolettiche. Dal sapore lievemente amaro e dalle proprietà altamente antiossidanti, gli spinaci contengo livelli particolarmente elevati di ferro, calcio, e di vitamine A e C.
Altre verdure tipicamente stagionali, legate all’arrivo della primavera o alla fine dell’inverno, sono gli asparagi verdi, la barbabietola rossa, i broccoli, la cicoria, i carciofi, il cavolfiore, il cavolo verza, i cavolini di Bruxelles, le cipolline, i piselli e il sedano. Inoltre, sono facilmente reperibili, per quanto non direttamente legate al periodo: basilico, bietola, carota, cetriolo, crescione, finocchi, indivia, lattuga, legumi secchi, patate, prezzemolo, radicchio, rapa, rucola, scarole e valeriana, disponibili per buona parte dell’anno.
Per quanto riguarda la frutta, in aprile tornano alla ribalta le fragole, che fanno bella mostra di sé sui banchi dei mercati, assieme ad arance, mele, limoni e pere.
Nel paniere delle produzioni tipiche vegetali questo mese emerge il celeberrimo “Carciofo Romanesco del Lazio IGP” autentica prelibatezza stagionale. Mentre tra i PAT regionali, i Prodotti Agroalimentari Tradizionali – caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo secondo regole tradizionali, inseriti nell’apposito registro MIPAAF – spiccano le dolcissime Fragole Favette di Terracina, il rinomato Asparago verde di Canino e Montalto di Castro e alcune varietà di carciofo: il Carciofo di Orte, il Carciofo di Sezze e il Carciofo di Tarquinia o della Maremma viterbese.
Ulteriori informazioni sui singoli prodotti e sulle loro peculiarità sono disponibili nella sezione “Prodotti Tipici e Tradizionali” del portale istituzionale di Arsial.