01/10/2014 – Una prelibatezza di stagione, consumata sin dall’antichità.
La vera “regina gastronomica” d’autunno. Abbrustolita sulla brace ardente, manipolata in cucina o lavorata in raffinate preparazioni di pasticceria, la castagna, che evoca istantaneamente sensazioni e piaceri tipicamente stagionali, è il prodotto che meglio rappresenta questo periodo dell’anno.
Per secoli questo alimento straordinario è stato consumato soprattutto dalle popolazioni povere, che riuscivano a garantirsi la sopravvivenza anche in condizioni di assoluta indigenza, grazie alle sue straordinarie proprietà nutritive e alla sua economicità. Sul piano calorico, cento grammi di castagne corrispondono a circa duecento calorie, che aumentano notevolmente quando il frutto è secco, in virtù della maggiore concentrazione di sostanze nutritive: soprattutto carboidrati complessi, sali minerali, potassio e vitamine del gruppo B.
La gastronomia nazionale, ma anche quella tipicamente regionale, hanno saputo valorizzarne tutte le peculiarità, impiegandola in preparazioni differenti, ma sempre molto gustose, alcune delle quali antichissime. Già al tempo dei romani questo alimento era conosciuto ed apprezzato per il gusto e le proprietà. E grandi autori latini, come Marziale e Virgilio, ne raccomandano il consumo, soprattutto assieme al formaggio, dopo averle cotte con il latte. Oggi, le castagne si consumano preferibilmente bollite o arrosto. Oppure polverizzate in farina, dove diventano l’ingrediente forte in decine di preparazioni, dolci o salate, tipiche o sperimentali.
Tra le produzioni più rinomate della nostra regione, figurano sette diverse tipologie di castagne: la Castagna di Terelle, il Marrone dei Monti Cimini e di Cave, il Marrone Antrodocano, il Marrone di Arcinazzo Romano, il Marrone di Latera, il Marrone Segnino e la Castagna di Vallerano DOP, tipica di questo piccolo centro viterbese, dove viene prodotta e commercializzata sin dal ‘500.
Una descrizione dettagliata dei prodotti e delle loro particolarità è disponibile all’interno della sezione “Prodotti Tipici e Tradizionali”, del portale istituzionale di Arsial.