17/11/2015 – Il progetto internazionale Slow Food, nel Lazio interessa nove prodotti tradizionali.
Dal ’99, tramite la sua Fondazione per la Biodiversità, Slow Food è impegnata in un progetto internazionale di tutela e valorizzazione del patrimonio rurale a rischio estinzione, composto da prodotti e tecniche tradizionali (di coltivazione, allevamento, pesca e trasformazione), paesaggi ed ecosistemi.
Il progetto si basa sulla costituzione volontaria di una comunità, il Presìdio, riconosciuta da Slow Food, solitamente accomunata dalla consapevolezza dell’elevato valore storico, culturale ed enogastronomico del prodotto di riferimento.
La vita di un Presìdio è normalmente divisa in attività di promozione (di prodotti e territori, garantendo la presenza ad eventi Slow Food e favorendo la commercializzazione), formazione (verso produttori e pubblico consumatore), comunicazione (tramite web, editoria tradizionale, mostre ed ufficio stampa) e aggregazione (del presìdio con produttori, operatori di settore, chef, pubblico consumatore, ma anche tra produttori di presìdi diversi).
Sul nostro territorio regionale, al momento, sono attivi nove Presìdi Slow Food dedicati a prodotti agroalimentari, espressione di aree e tradizioni enogastronomiche differenti, reperibili nei diversi Mercati della Terra del Lazio, secondo le disponibilità: il Caciofiore della Campagna Romana (RM), i Chiacchietegli di Priverno (LT), la Fagiolina di Arsoli (RM), il Fagiolone di Vallepietra (RM), il Giglietto di Palestrina (RM), la Lenticchia di Rascino (RI), la Marzolina (FR-LT), la Susianella di Viterbo (VT) e la Tellina del Litorale Romano (RM).
Una rassegna dettagliata sui prodotti e sul progetto Presìdi è reperibile sul sito ufficiale della fondazione: http://www.fondazioneslowfood.com.
Contenuti di approfondimento sui prodotti e sulle loro particolarità, sono inoltre reperibili nella sezione “Prodotti Tipici e Tradizionali” del portale istituzionale di Arsial.