01/07/2015 – Breve guida alle produzioni regionali di stagione, reperibili nei mercati contadini del Lazio.
L’arrivo dell’estate segna un’esplosione di colori e di profumi anche sulle tavole, grazie alle tante preparazioni “leggere” e alle numerose varietà di frutta e verdura fresca che entrano nella nostra alimentazione quotidiana, per compensare gli effetti del caldo.
Per quanto concerne la frutta, l’immaginario estivo è immancabilmente collegato ad una fetta di anguria o di melone: frutti dolci, dissetanti e ricchi di vitamine (A, B e C), che in questo periodo abbondano sui banchi dei mercati, assieme a pesche, susine, albicocche, nespole, fragole e pere.
Tra le verdure, i simboli gastronomici del periodo sono lattuga, pomodori e cetrioli, gustosi e nutrienti, ma anche molto rinfrescanti, che compongono il paniere dei prodotti orticoli di stagione, assieme a melanzane, zucchine, fagiolini, rucola, ravanelli, patate novelle, basilico, carote, sedano e piselli.
La lattuga, disponibile in diverse varietà (riccia, romana o cappuccina), è un contorno “forte” della nostra cucina regionale estiva e costituisce l’accompagnamento perfetto di molteplici preparazioni, anche per le sue particolari proprietà nutritive, caratterizzate dall’abbondanza di sali minerali, ferro e vitamine A-C.
I cetrioli, poveri di carboidrati (solo il 2%), sono un classico dei pasti e degli spuntini d’estate, che i più amano gustare sconditi, per apprezzarne al meglio la fragranza e la generale sensazione di freschezza.
Sui pomodori, tratto peculiare della nostra cucina nazionale, è impossibile non dilungarsi. Privi di calorie e ricchi di sali minerali, hanno notevoli proprietà mineralizzanti e disintossicanti, ma soprattutto, se freschissimi e stagionali, arricchiscono i nostri piatti con un gusto e una gradevolezza ineguagliabili.
La nostra produzione agricola nazionale ne conta innumerevoli varietà, alcune delle quali tradizionalmente “laziali”, iscritte nel registro dei PAT (prodotti agricoli tradizionali) della nostra regione: il pomodoro corno di Toro della provincia reatina, dalla caratteristica polpa compatta; il pomodoro scatolone di Bolsena, espressione dei territori limitrofi al lago e il pomodoro spagnoletta del golfo di Formia e Gaeta, dal particolarissimo sapore agrodolce.
Tanto il pomodoro scatolone quanto quello spagnoletta, figurano anche nel Registro Volontario Regionale (RVR) delle risorse genetiche autoctone, che tutela la biodiversità di interesse agrario.
Ulteriori informazioni sui singoli prodotti e sulle loro particolarità sono reperibili nella sezione “Prodotti Tipici e Tradizionali” del portale istituzionale di Arsial.